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Eventi asincroni: cosa sono e perché saranno un trend del 2022

Il report annuale di EVENTmb, una delle fonti più autorevoli e affidabili dell’industria degli eventi, racconta come il 2022 stia incubando un trend che presto potrebbe diventare predominante nel settore: gli eventi asincroni.

In cosa consistono gli eventi asincroni?

Siamo tradizionalmente abituati a pensare all’evento come un momento spot, della durata variabile, ma che inizia e termina entro intervalli di tempo ben definiti. Com’è ovvio, questa concezione ha i suoi lati positivi e negativi. Riguardo questi ultimi, basti pensare al fatto che, se l’organizzazione non si rivela pronta per l’evento, non c’è alcun modo per spostarlo o modificarlo dal momento che si ha iniziato a pubblicizzarlo.

Il paradigma cambia invece quando entriamo nell’ottica di un evento diffuso in cui sono i partecipanti a scegliere il percorso da seguire.

Le live sessions si potrebbero organizzare in orari specifici e differenziati a seconda dei fusi orari dei segmenti di target di riferimento – dando quindi la possibilità di personalizzare i contenuti indirizzati a determinati tipi di pubblico.

Le registrazioni si possono riproporre secondo una calendarizzazione, permettendo alla community di preferire il momento migliore in cui partecipare – fino ad arrivare ai veri e propri contenuti on-demand.

Quali sono i vantaggi degli eventi asincroni?

Gli eventi di stampo classico talvolta possono essere considerati “mordi e fuggi”, in cui i feedback e i suggerimenti vengono accolti, analizzati e messi in pratica in vista di un evento che può essere successivo anche di un intero anno.

Gli eventi asincroni hanno il vantaggio di continuare a migliorarsi nel breve periodo. Grazie allo stretto contatto con i partecipanti e i feedback della community che vengono raccolti in tempo reale, o quasi, gli organizzatori possono evolvere, implementare e ottimizzare l’evento in maniera rapida e performante.

Allo stesso tempo, un approccio asincrono è un valore aggiunto per i partecipanti.

Un utente potrebbe essere interessato a partecipare a un evento ma ne è impossibilitato a causa di contingenze temporali. In un contesto asincrono, l’evento può per esempio essere disponibile in otto slot tra cui scegliere, in questo modo l’utente sarà motivato a iscriversi e parteciparvi.

Discorso simile per l’utenza interessata a due o più eventi che però intercorrono nello stesso orario. Riproporli in cinque diverse sessioni permetterà loro di parteciparvi senza alcun conflitto di tempistiche, consentendo di fruirne al meglio.

E in termini di Big Data?

I contenuti preregistrati e riproposti consentono un grande, e migliore, ritorno di dati.

Una maggiore copertura temporale assicura una copertura di utenza assai più importante rispetto a un evento spot cristallizzato nel tempo. I dati raccolti consentono una profilazione puntuale e precisa grazie alla segmentazione dei target, ai feedback in real-time e alla community che si viene a creare grazie a una user-experience personalizzata e interattiva.

E voi, come la pensate riguardo gli eventi asincroni?

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